Su una collina nel cuore del Monferrato, circondata da boschi,
sorge Tenuta IO, un’antica Tenuta accerchiata da vigneti e frutteti curati e coltivati secondo i cicli della natura.
I boschi fungono da barriera naturale proteggendo le nostre piante e facendole crescere salubri e rigogliose senza bisogno di interventi umani.
Ed è grazie alla sua posizione che Tenuta IO è NATURALE al 100%
Un’avventura che inizia dall’amore per il territorio.
Siamo entrati in punta di piedi in questa oasi sposando il nostro IO come progetto famigliare fondato sulla pratica di antiche sapienze, per esprimere il nostro “saper fare” attraverso una visione onirica che ci permette di respirare le reminiscenze dei saperi passati condensati nella terra, seguendone i cicli biologici per appagarci la passione senza violare questo scrigno colmo di biodiversità, rimanendo sempre spettatori delle mutevoli e spontanee esuberanze naturali del territorIO.
Sovescio
Per avere una crescita sana e uno sviluppo equilibrato della vigna, é necessario partire dal suolo.
La pratica del sovescio ha molteplici effetti benefici, in primis la fertilità del terreno, migliorandone la struttura grazie all’apporto di sostanze nutritive al suolo.
Le colture erbacee del sovescio coprono il terreno fornendo riparo a numerosi insetti utili, che controllano in modo naturale la presenza di alcuni fitofagi dannosi alla vite.
Noi utilizziamo questa pratica perché crediamo nella lavorazione sostenibile delle nostre viti e per difendere e curare la biodiversità della nostra Tenuta.
4 BUONI MOTIVI PER UTILIZZARE QUESTA PRATICA:
Pratica naturale per fertilizzare il terreno e migliorarne la struttura, proteggendo la vite dai parassiti che infestano il suolo.
Ha due azioni importanti: la prima agisce sulle radici della pianta proteggendola e nutrendola, evitando il surriscaldamento del terreno. La seconda agisce sulla parte aerea della vite donando fertilizzante al terreno.
Implica la coltivazione di diverse piante che con la fine della fioritura vengono falciate. A questo punto si creano numerosi macro e microrganismi che lo trasformano in elementi nutritivi.
La scelta delle colture da seminare punta ad individuare le varietà più funzionali alle necessità del terreno che possono diffondersi nella superficie e produrre un maggior quantitativo di biomassa. Queste essenze costituiscono oltretutto un’ottima fonte di nutrizione per insetti pronubi come le api.
Per proteggere le nostre viti, dopo aver esaminato la conformazione del nostro terreno, abbiamo scelto di seminare alcune piante per il nostro sovescio:
SENAPE BIANCA: il nostro terreno è molto argilloso, questa pianta ha la radice larga che spacca le zolle e fa si che l’acqua riesca a infiltrarsi.
TRIFOGLIO INCARNATO: perché ha la capacità di fissare l’azoto presente in atmosfera.
VECCIA VILLOSA: ha una crescita primaverile aggressiva; la sua biomassa protegge e nutre.
ORZO: sostituisce la materia organica e i minerali, non consente all’erba infestante di occupare spazio nel vigneto.
Ci sono altre specie erbacee che nascono naturalmente sul nostro vigneto, ogni stagione ne fiorisce una diversa: Artemisia, Bordana minore, Attaccamani, Menta romana, Papavero, Euforbia calenzuola, Calendula dei campi, Dente di leone, Piantaggine lanciuola, Ranuncolo comune, Ginestrino, Veronica, Salvia campestre, Margherite.
Borlanda
La borlanda fluida é un ottimo fertilizzante di origine naturale, ricco di azoto e potassio, che contribuisce al nutrimento nelle piante.
Si ottiene dalla distillazione del vino e dei sottoprodotti vinicoli.
4 benefici che la BORLANDA fluida dona al terreno e alla pianta:
1 ha un effetto nutriente e rinforzante sul terreno.
2 stimola l’apparato radicale delle piante, favorendo l’attecchimento delle barbatelle appena trapiantate.
3 stimola l’equilibrio biologico del terreno, favorendo la moltiplicazione della microflora e della microfauna.
4 migliora la capacità delle radici di assorbire i nutrienti disciolti nell’acqua.
ROSA SPIA- SENTINELLA rosaspia chiamata anche rosa sentinella perché manifesta prima della vite l’attacco di parassiti, malattie e carenze minerali.
Messa in testa ai filari aiuta gli agricoltori ad intervenire rapidamente sul vigneto prima che la diffusione del problema sia fatale per la vendemmia.
Malattie che scova:
PERONOSPORA fungo che fa marcire e porta in necrosi la pianta e i suoi frutti
MAL BIANCO-OIDIO un fungo che penetra negli acini d’uva, lacerandoli e favorendo l’ingresso ad altri parassiti
MUFFA GRIGIA-BOTRITE il tumore batterico
RAGNETTI GIALLI E ROSSI della Metafalca
Messa in testa ai filari, è una tecnica diffusa tra gli agricoltori, soprattutto quelli attenti alle tradizioni passate e alla salvaguardia dei naturali cicli biologici della pianta, senza ricorrere a forzature e a moderne tecniche invasive. In questo modo è possibile ottenere dei frutti sani e genuini ed un prodotto biologico e di qualità!
Guyot
Tenuta Io alleva le viti a GUYOT principalmente perché facilita la potatura e la vendemmia di conseguenza è indicato nelle zone collinari, dove la potatura avviene a mano, consente un’ottima esposizione delle foglie, un’opportuna densità d’impianto ed è un sistema razionale con cui si producono uve di ottima qualità. Bisogna creare una vera e propria struttura fatta di pali e fil di ferro.
PALIFICAZIONE: in legno, solida con altezza di 2 m dal suolo. I pali vengono posti a 5-7m l’uno dall’altro.
FILI: si agganciano ai pali e sono 4.
La potatura di produzione si concretizza attraverso tre passaggi: il cosiddetto “taglio del passato” permette di asportare il capo a frutto che ha prodotto l’anno precedente, il “taglio del presente” nel quale si sceglie uno dei due tralci che si sono sviluppati dallo sperone, e infine il “taglio del futuro” consiste nel tagliare il tralcio al numero di gemme che permetteranno di farlo diventare lo sperone. Su ogni Capo frutto noi teniamo massimo 4 gemme in modo da non sfruttare la vigoria della pianta e salvaguardarne il frutto.
Vendemmia
È un vino naturale, non filtrato e con l’assenza di additivi, solo una piccola quantità di Anidride Solforosa per la conservazione!
Crediamo nella Riscoperta degli antichi sapori del vino, per questo motivo, oltre a non aggiungere additivi, non usiamo concimi chimici, se non quelli che la natura ci offre, la vendemmia la eseguiamo in due step, per controllare naturalmente la gradazione del vino, e completamente a mano!
1. PREPARAZIONE: alla vendemmia prepariamo le cassette la sera prima e le distribuiamo in tutto il vigneto.
2. RACCOLTA: al mattino presto iniziamo la raccolta delle uve, che riponiamo con cura nelle cassette per non spaccare gli acini e per avviare la fermentazione.
3.TRASPORTO: quando le cassette sono piene le portiamo direttamente in cantina all’ombra.
4. DIRASPATORE E PIGIATURA: viene poi immediatamente effettuata la spremitura a freddo per mantenere intatte le qualità organolettiche del grappolo.
5. FERMENTAZIONE: il mosto viene immediatamente distribuito in botti di rovere o vasche di acciaio dove inizia la fermentazione.